Gallerie dell'Accademia di Venezia

Secoli di capolavori uno accanto all'altro..............

La più ricca collezione di dipinti veneziani e veneti, dal Trecento bizantino e gotico agli artisti del Rinascimento, Bellini, Carpaccio, Giorgione, Veronese, Tintoretto e Tiziano per arrivare a Giambattista Tiepolo e ai vedutisti settecenteschi, Canaletto, Guardi, Bellotto, Longhi.


Info Prenotazione

Gallerie dell'Accademia di Venezia
Campo della Carità, Dorsoduro 1050, Venezia

La prenotazione deve essere richiesta con almeno 1 giorno lavorativo di anticipo.

ATTENZIONE: Selezionando audioguida la visita include anche questo servizio; le audioguide sono disponibili in italiano, inglese, francese, tedesco, giapponese e spagnolo.

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ATTENZIONE: se l'orario richiesto è esaurito, il museo confermerà automaticamente l'orario disponibile più vicino a quello richiesto, nella stessa data.

Orario d'apertura: Lunedì dalle 08:15 alle 14.00; da martedì a domenica dalle 08:15 alle 19.15. La biglietteria chiude 45 minuti prima della chiusura del museo

Politica di cancellazione: UNA VOLTA CONFERMATE, LE PRENOTAZIONI NON SONO MODIFICABILI NE' CANCELLABILI.

Come arrivare:

Le Gallerie dell’Accademia si trovano in Campo della Carità nel Sestiere di Dorsoduro (al n° civico 1050) a Venezia, nelle immediate adiacenze del Ponte dell’Accademia. Sono raggiungibili sia a piedi da P.le Roma o dalla Stazione Ferroviaria (circa 25/30 minuti) che con il vaporetto (orari e linee www.actv.it).

In treno

Nel piazzale antistante la stazione FS Venezia – S. Lucia si trova l’imbarcadero da cui è possibile prendere i vaporetti: Linea 1, Linea 2 fermata Accademia (distanza dal Museo a piedi: 1 minuto), oppure Linea 2, Linea 5.1 fermata Zattere (distanza dal Museo a piedi: 5 minuti).

In auto

  • dal parcheggio di Piazzale Roma: vaporetti: Linea 1, Linea 2 fermata Accademia (distanza dal Museo a piedi: 1 minuto), oppure Linea 2, Linea 5.1, Linea 6 fermata Zattere (distanza dal Museo a piedi: 5 minuti).
  • dal parcheggio Tronchetto: vaporetti Linea 2 fermata Zattere (distanza dal Museo a piedi: 5 minuti)
  • dal Lido: dall’imbarcadero di S.M.Elisabetta vaporetti: Linea 1 fermata Accademia (distanza dal Museo a piedi: 1 minuto) oppure Linea 5.2, Linea 6 fermata Zattere (distanza dal Museo a piedi: 5 minuti).

In aereo

  • dall’aereoporto, raggiungendo Venezia – Piazzale Roma con l’autobus: Linea 5 ACTV, oppure navetta Air Terminal ATVO (per gli orari della navetta Air Terminal consultare il sito www.atvo.it), quindi vaporetti: Linea 1, Linea 2 fermata Accademia (distanza dal Museo a piedi: 1 minuto), oppure Linea 2, Linea 5.1, Linea 6 fermata Zattere (distanza dal Museo a piedi: 5 minuti).
  • dall’aereoporto, raggiungendo Venezia con il servizio Alilaguna (www.alilaguna.it): si raggiunge Venezia con la Linea Arancio Aeroporto – S.Marco, fermata S. Marco (Giardinetti) (distanza dal Museo a piedi: 15/20 minuti oppure in vaporetto Linea 1 o 2 fermata Accademia) oppure Linea Blu Aeroporto – Marittima, fermata Zattere (distanza dal Museo a piedi: 5 minuti).

Gallery

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DA SAPERE PRIMA DI PRENOTARE

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I voucher saranno anche disponibili, un giorno lavorativo dopo la richiesta, alla tua dashboard.

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Panoramica

La più ricca collezione di dipinti veneziani e veneti, dal Trecento bizantino e gotico agli artisti del Rinascimento, Bellini, Carpaccio, Giorgione, Veronese, Tintoretto e Tiziano per arrivare a Giambattista Tiepolo e ai vedutisti settecenteschi, Canaletto, Guardi, Bellotto, Longhi.

Le Gallerie dell'Accademia

Gallerie dell'Accademia

Le Gallerie dell'Accademia costituiscono un'importante raccolta di dipinti veneziani dal XIV al XVIII secolo, con capolavori dei più famosi Maestri quali Bellini, Giorgione, Carpaccio, Tiziano, Tintoretto, Veronese e Tiepolo.
Con le soppressioni delle congregazioni religiose e delle magistrature pubbliche veneziane, fu confiscata un'enorme quantità di opere d'arte. Una selezione di capolavori fu inviata alle sede del potere centrale a Parigi, perché fosse esposta al Louvre.
A Venezia molti dipinti di grandissima qualità, soprattutto della scuola locale dal XIV al XVIII secolo, trovarono la loro estrema salvaguardia dalle dispersioni e dalle vendite nella pinacoteca dell'Accademia, che aveva la funzione prioritaria di raccolta didattica per la formazione dei giovani artisti. Nel tentativo di assicurare una panoramica sistematica dell'arte nazionale si tentò di acquisire anche delle opere delle altre maggiori scuole pittoriche italiane, ma dalla fine del secolo si preferì privilegiare la produzione regionale.
L'Accademia dei Pittori e Scultori di Venezia, istituita nel 1750, aveva sede presso il Fonteghetto della Farina in San Marco, ma nel 1807 il governo napoleonico scelse come sede dell'Accademia di Belle Arti di Venezia il compendio della Carità, formato dall'antica chiesa di Santa Maria della Carità, dal Convento dei Canonici Lateranensi, e dalla Scuola grande della Carità.
Il 5 novembre 1807 la scuola si aprì nella nuova sede, e il 10 agosto 1817 la pinacoteca fu aperta al pubblico. I primi nuclei delle collezioni erano costituiti da opere trasportate dalla vecchia Accademia, alcuni dipinti della Scuola della Carità e la raccolta di gessi dell'abate Farsetti. Alcuni dipinti furono restituiti dalla Francia, mentre altri furono ritirati, per misure precauzionali, da chiese veneziane come quella di San Giobbe. Il museo incominciava ad ampliarsi e, quando giunsero i contributi dei privati, i lasciti e le donazioni e s'iniziarono ad acquistare opere significative il patrimonio si arricchì notevolmente anche se si configurava solo come una raccolta di pittura veneta.
Il piano di ampliamento iniziò nel 1819 e si completò nel 1856. Furono costruiti due grandi saloni a sinistra del convento palladiano e, tra i due ambienti furono inserite quattro colonne di marmo. Nel 1829 si ampliò il convento, e nel 1830 si sostituirono nella facciata gli emblemi della Carità con quelli dell'Accademia. Fu divisa la grande aula del pianterreno per dare alle Gallerie un ingresso indipendente dalla Scuola.
Il 13 marzo 1882 le Gallerie dell'Accademia e la Scuola divennero entrambe autonome. Un radicale riordino delle gallerie fu attuato dal 1895. Furono eliminati gli artisti dell'Ottocento e si tentò una successione cronologica. I teleri quattrocenteschi furono raggruppati per cicli e per alcuni fu creato un ambiente poligonale per dare l'idea della continuità pittorica. Le Gallerie acquistarono la definitiva indipendenza dalla Scuola e dall'Accademia solo nel marzo del 1906.
Tra il 1945 e il 1948, furono eliminate le decorazioni in stile e le tinteggiature cupe. I dipinti furono selezionati e privati delle cornici non originali, esposti ad altezza d'occhio, e sono stati creati i gruppi omogenei sono sia dal punto di vista stilistico che cronologico. I progetti di riordino delle sale continuarono per tutti gli anni '50 sotto la guida di Carlo Scarpa, rivelando una grande coerenza formale, creando un rigore stilistico mai raggiunto prima.
Il legame delle Gallerie dell'Accademia con la città di Venezia è molto profondo: le sale contengono molti capolavori provenienti da chiese, scuole e magistrature pubbliche, che aiutano il visitatore a comprendere le soluzioni scelte da un pittore in funzione della destinazione e del significato di un dipinto. In alcuni casi, le opere esposte alle Gallerie sono l'unica testimonianza sopravvissuta di chiese che sono state demolite nel periodo napoleonico e infine alcuni fra i più famosi quadri da arredo privato contenuti nella raccolta sono pervenuti grazie alla generosità di illustri collezionisti veneziani. La direzione del Museo continua a incrementare le collezioni anche con acquisizioni sostenute dal Ministero competente.

Politica di cancellazione

Una volta confermata la visita, non è possibile cancellarla nè modificarla.

Dettaglio Prezzi

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